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APPUNTAMENTO ALLO STUDIO VALLE

Oggi parliamo della sede dello Studio Valle, una delle maggiori firme in ambito architettonico internazionale, che nella giornata dello scorso 26 maggio grazie all’evento Open ha aperto le sue porte al pubblico per mostrare una ricca selezione di lavori svolti, in occasione dei 50 anni di attività.


Fondato a Roma nel 1957 da Tommaso Valle, lo studio annovera nel suo portfolio progetti di ogni tipologia, dal residenziale al commerciale, dagli impianti sportivi agli uffici.


Situato in Circonvallazione Clodia 76/a, Roma, lo studio fu progettato e costruito tra il 1972 e il 1974. Rientra tra le principali realizzazioni a Roma, ed è tutt’oggi un esempio ben riuscito di architettura razionalista.


L’evento ha permesso ai visitatori di entrare in contatto con una realtà professionale tra le più floride che ha segnato maggiormente l’architettura a partire dal secolo scorso.


Durante il percorso di visita della sede è stato possibile osservare da vicino i plastici, le tavole di progetto e i disegni di molti progetti elaborati dallo Studio Valle, tra cui quello per la Nuova Fiera di Roma, i vari complessi residenziali INCIS, INA CASA e per lo IACP (degno di nota è sicuramente il centro residenziale per i dipendenti Alitalia di Ostia, realizzato tra il 1965 e il 1970), il plastico del Velodromo di Milano (1969-1975) e le tavole di concorso per il progetto dello Stadio di Tunisi.


L’iniziativa ha avuto, secondo il mio parere, un ruolo importante specialmente nell’ottica di una divulgazione nei confronti di studenti di architettura e ingegneria. La possibilità di entrare materialmente in contatto con una serie di elaborati tecnici di notevole interesse come schizzi a mano libera, enormi prospettive realizzate in tempi in cui la progettazione CAD non faceva da padrone, plastici in legno è stata entusiasmante. Tutti elementi che hanno consentito di fare un rapido excursus sulle tecniche di progettazione che si sono succedute nel tempo, progenitori dei moderni software che tutti noi usiamo al giorno d’oggi. Pensiamo all'utilizzo fondamentale del rendering di cui accennavo nell'articolo precedente. Senza dubbio è stata oltre che una scoperta anche una possibilità di confronto tra il lavoro dell'architetto nel passato ed il lavoro che l'architetto svolge nel presente.

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